Una tradizione d’eccellenza


L’evoluzione della sicurezza
porta anche la nostra firma




Le origini

Antonio Parma nasce a Lainate nel 1854. Nel 1870 a soli sedici anni fonda l’azienda Antonio Parma e inizia a produrre piccoli forzieri, torchi per copialettere, chiavi e serrature, puntando sulla specializzazione tecnica per la realizzazione di congegni di sicurezza. Il successo è immediato. In poco tempo riesce a formare un primo nucleo di validi tecnici specializzati e presto il suo nome ed i suoi congegni di sicurezza diventano largamente conosciuti in un’Italia in rapido sviluppo economico in seguito all’unificazione.
1870

Le prime grandi commesse, il Pallio d’oro

Nel giro di pochi anni il nome di Antonio Parma acquisisce una posizione di rilievo nel campo degli articoli di sicurezza, per le brillanti soluzioni escogitate nel realizzare nuovi congegni di chiusura. Nel 1881 l’Amministrazione della Basilica Ambrosiana gli affida la costruzione di un sistema di custodia per il celebre pallio d’oro dell’altare maggiore della Basilica di S. Ambrogio a Milano, opera d’epoca carolingia del Volvinio, gioiello dell’oreficeria longobarda risalente al IX secolo, tempestato di gemme e pietre preziose a spicco sulle lastre d’oro sbalzato. Il problema della sicurezza fu risolto da Antonio Parma con una corazzatura mobile dotata di una speciale chiusura, che risultò tanto efficace da non essere più modificata fino al 1974 quando fu sostituita da un vetro corazzato. La cassaforte è oggi esposta al Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese (MILS) e mantiene ancora la verniciatura originale arricchita di borchie e fregi dorati. Forte della notorietà conseguita, il giovane Antonio Parma avvia la produzione di casseforti per le banche, rompe il monopolio detenuto dai costruttori stranieri (tedeschi, inglesi e soprattutto austriaci) e diventa protagonista della nascente industria nazionale della sicurezza.
1880

La nascita del brand

L’azienda si struttura e assume sempre più le caratteristiche di un’industria metalmeccanica con macchine e strumenti per la produzione in serie. Il marchio dell’impresa Antonio Parma, nato con il fondatore, riproduce l’immagine della Sfinge, custode di segreti, simbolo perfetto della missione dell’azienda: garantire la totale inaccessibilità.
1890

Lo sviluppo industriale

Nel 1901, con l’elettrificazione dei processi produttivi e non essendo ancora il comune di Lainate servito dall’energia elettrica, Antonio trasferisce l’attività a Saronno, dove nasce un moderno stabilimento per la produzione di serie e la costruzione di impianti completi per caveaux bancari, che dà lavoro a oltre 100 persone. Con la qualità e la maneggevolezza dei suoi manufatti, la ditta acquisisce nuovi clienti, anche in ambito non bancario e all’estero. Nella nuova fabbrica inizia la produzione in serie di dispositivi esclusivi, inimitabili e irriproducibili, che ricevono diversi riconoscimenti, tra cui i fregi di fornitore della Real Casa Savoia e della Santa Sede Vaticana.
1900

Il consolidamento del business, la seconda generazione

L’incessante sviluppo aziendale e commerciale consente a Parma di divenire fornitore dei maggiori istituti di credito italiani ed esteri, di uffici pubblici, società e privati. Al primo decennio del Novecento risale lo sviluppo della costruzione di impianti completi di cassette di sicurezza per banche, opere che combinano le più avanzate caratteristiche di sicurezza con elementi di architettura e design.
Durante questi anni vengono coinvolti nell’impresa familiare i figli di Antonio Parma, e la società, avviata verso la seconda generazione, nel 1923 cambia ragione sociale in Parma Antonio & Figli.
1910

Cavaliere del Lavoro ed eredità sociale

L’azienda prosegue il suo sviluppo tecnologico ampliando l’ufficio tecnico per la progettazione di nuovi dispositivi, che vengono via via brevettati.
Tutte le fasi di lavorazione (tranciatura, piega, fresatura, saldatura, verniciatura, montaggio ecc.) si svolgono all’interno della fabbrica di Saronno, che conta ormai 300 dipendenti. Grazie al prestigio acquisito e alla funzione sociale detenuta dall’impresa, nel 1922 un regio decreto conferisce ad Antonio Parma l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, un riconoscimento riservato a chi dal nulla ha creato una fiorente impresa.
Purtroppo nello stesso anno il Cav. Antonio Parma viene a mancare all’affetto dei suoi figli e delle sue maestranze ma lascia in eredità un’impresa destinata a dar lavoro a migliaia di lavoratori e a perdurare fino ai giorni nostri.
1920

La crescita internazionale, Expo Barcellona

Le casseforti Parma Antonio & Figli diventano un simbolo della tecnologia italiana nel mondo e figurano in numerose esposizioni nazionali e all’estero. La società primeggia anche nella costruzione di porte circolari per caveaux bancari, una delle quali, per la tecnologia utilizzata e le imponenti dimensioni, viene premiata all’Esposizione Internazionale EXPO di Barcellona del 1929, e in seguito acquistata dal Banco de Credito del Perù e installata presso la sua sede di Lima. Iniziano così le prime esportazioni in America: è di questi anni la fornitura di porte corazzate per la Banca d’Italia e le banche centrali di Perù, Colombia, Venezuela. Tutte le sedi diplomatiche italiane all’estero vengono dotate di armadi corazzati e forzieri Parma.
1930

Il connubio tra sicurezza e design

L’azienda si specializza anche nelle scaffalature e negli arredamenti metallici. A partire dagli anni ’30 iniziano le collaborazioni con architetti di prestigio per industrializzare la creatività del design italiano. Opere in collaborazione con l’arch. Giò Ponti come la Biblioteca del dipartimento di Matematica dell’Università La Sapienza e gli arredamenti di Palazzo Montecatini a Milano rimarranno a imperitura dimostrazione del connubio che Parma Antonio & Figli ha saputo realizzare tra arte e impresa.
Di questi anni è anche la realizzazione di una porta rettangolare del peso di 600 quintali per il Banco di Chiavari, tuttora probabilmente la più pesante al mondo,
1940

La ricostruzione

Con lo sviluppo industriale, finanziario, commerciale e turistico del Paese, nonché degli apparati pubblici, la produzione di impianti per la sicurezza passiva (casseforti, porte blindate, armadi corrazzati, cassette di sicurezza, casse a muro) conosce uno slancio notevole. Sono anni di intenso lavoro e investimenti che portano la Parma Antonio & Figli a consolidare la propria leadership nazionale e a contribuire fattivamente alla ricostruzione del Paese con impianti di sicurezza all’avanguardia.
1950

Il boom economico, la terza generazione

Gli anni ’60 sono un periodo di prosperità economica generale: benessere e risparmio favoriscono la realizzazione di nuove tipologie di impianti di sicurezza, imponenti per dimensione e architettura estetica. Intanto la terza generazione subentra nella gestione dell’impresa, e allo storico stabilimento di Saronno si affianca e sviluppa il più moderno stabilimento di Solaro, nel quale vengono realizzate solo porte corazzate e casseforti di notevoli dimensioni.
1960

L’era dell’avanguardia tecnologica e il mercato privato

Ad un secolo dalla fondazione, ormai dotata di una solida fama internazionale, Parma è insieme la più importante fabbrica italiana ed una delle più rinomate al mondo per la costruzione di impianti di sicurezza e casseforti, realizzate sempre con originali perfezionamenti tecnici, risultato dell’incessante evoluzione attuata per fronteggiare e prevenire ogni tentativo di effrazione. Grazie alle nuove metodologie di lavorazione dell’acciaio si migliorano le prestazioni dei congegni; Parma evolve il concetto di sicurezza e abbina i sistemi di allarme elettronici ai mezzi forti. In questi anni vengono studiati e introdotti sul mercato prodotti di sicurezza specifici per i privati: in particolare si ricorda l’armadio blindato Parmadio e la celebre cassaforte Parmula, che ottiene uno straordinario successo – tanto da essere ancora oggi in catalogo – e di cui si stima un volume di vendite complessivo superiore alle 15mila unità.
1970

Le prime applicazioni informatiche

L’adozione delle nuove tecnologie di processo (macchine utensili a controllo numerico) e di taglio della lamiera (laser) si combina con l’esternalizzazione di alcune fasi lavorative (come la verniciatura). Vengono messi a punto sistemi avanzati di protezione, rivolti in particolare agli istituti di credito, che nascono dall’abbinamento dei tradizionali mezzi “pesanti” con quelli leggeri e sofisticati dell’elettronica e dell’informatica. Negli anni ‘90 l’Istituto Tecnico Professionale di Saronno viene intitolato proprio al Cavaliere del Lavoro Antonio Parma.
1980

Le Certificazioni Europee

Parma è la prima impresa italiana a ottenere la certificazione UNI nel campo della sicurezza passiva, addirittura collaborando, con i propri tecnici, alla definizione degli standard di prodotto. In questi anni si sviluppa il reparto elettronico e l’ufficio tecnico dà vita a ParmaTime, un sistema di chiusura elettronica digitalizzato, e al settore della sicurezza attiva, che fornisce oggi un’ampia gamma di prodotti (allarmi, rilevatori e sensori, sistemi video e digitali a circuito chiuso, ecc.). Il 25 Ottobre 1998 Parma, insieme ad altri rappresentanti di aziende storiche del territorio, apre il Museo delle Industrie e del Lavoro Saronnese (MILS) caratterizzato da finalità di ordine conservativo, didattico e di valorizzazione del patrimonio storico industriale, con attenzione anche ad attività produttive contemporanee particolarmente innovative e qualificate.
1990

Il nuovo millennio

Il “nuovo corso” della società si articola su due strategie di fondo. Da una parte, rafforzare e stabilizzare la presenza nei mercati esteri, specie in quelli dei vicini paesi emergenti del sud Mediterraneo, cambiando approccio rispetto agli interventi occasionali del passato. Dall’altra, realizzare nuovi prodotti a valore aggiunto e sempre più improntati alla logica della sicurezza globale, valorizzando l’elevato know-how interno all’impresa. L’implementazione del digitale e delle tecnologie di rete apre nuove frontiere.
2000

Nuove collaborazioni e nuova vision, la quarta generazione

L’azienda si ridimensiona nel nuovo e più moderno stabilimento di Solaro. Esplode la collaborazione con le società che offrono servizi ATM che richiedono a Parma un adeguamento tecnologico costante dei propri bancomat e degli impianti ormai obsoleti. Nel 2010 Parma riceve da Confindustria lo speciale riconoscimento riservato a quelle aziende che hanno fatto parte sin dall’inizio del Sistema Associativo. La quarta generazione della famiglia rileva la gestione dell’azienda, rinnova e ottimizza i processi dando nuovo slancio alle attività di innovazione tecnologica e di personalizzazione dei prodotti.
2010

L’espansione sui nuovi mercati

La crescita dei paesi emergenti alimenta la domanda di standard di sicurezza sempre più elevati, disegnando per Parma uno scenario ricco di potenzialità a medio-lungo termine. Parma Antonio & Figli, forte della sua gloriosa tradizione e professionalità, affronta la sfida del mondo globalizzato con la cultura dell’innovazione, proponendo sistemi di sicurezza integrati tailor-made e totalmente ‘Made in Italy’, per conservare l’unicità e la garanzia di prodotti di qualità e affidabilità assolute.
oggi